L’Armenia è una destinazione erroneamente trascurata. Forse è stata proprio l’idea di non trovare moltз turistз a spingerci in questo luogo di cui ancora sappiamo troppo poco, dove abbiamo indagato in noi stessз in terre sacre e antiche, nel mezzo di un silenzio che riempie lo spazio. Date una svolta alla reputazione dell’Armenia e scoprite cosa vedere nel suo ricco patrimonio culturale tra monumenti antichi, siti archeologici e nomi che non importa quanto vi allenerete, rimarranno impronunciabili.
In questo articolo vi proponiamo cosa vedere in Armenia low-cost. Noi abbiamo usato Yerevan come base e con marschrutki e taxi ci siamo spostati comodamente e low budget. Scoprite l’Armenia leggendo il nostro articolo!
Quando | 30 Ottobre – 4 Novembre 2019 |
KM totali | 1.068 KM |
Mezzi di trasporto | Treno, Minivan, Yandex Taxi, Bus, Marshrutke |
Costo finale a persona | 142,45€ |
Giorno 1: Tbilisi – Yerevan
(Tempo di viaggio 10h, 369 km)
Abbiamo scelto di viaggiare da Tbilisi a Yerevan con il treno notturno che, nonostante il maggior tempo necessario, è un buon modo per combinare il viaggio al sonno evitando le funeste guide georgiane. Vi lascio qui sotto un paio d’idee su come spostarsi tra le due capitali. In città possiamo posare le valigie in anticipo dalla nostra Host Lilit che ci offre una stanza spartana ma in centro e a poco prezzo.
L’aura sovietica di Yerevan lascia a primo colpo di stucco, ma degli occhi attenti sapranno cogliere le sue antiche fondamenta tra palazzoni grigi e corsi moderni. È stimolante anche notare come Yerevan e Tbilisi si siano evolute differentemente dalla caduta dell’Unione Sovietica. Scopri le meraviglie della capitale armena nell’articolo che trovi qui sotto!
Treno | 18€ |
Metro | 0,15€ |
Brunch | 3€ |
Spesa per le colazioni | 6€ |
Airbnb Double Room di Lilit | 25€ |
Cena con Khinkhali | 4€ |
Totale giorno 1 | 56,15€ |
(Tempo di viaggio 2h45, 130 km)
Dopo una colazione rigenerante prendiamo il bus 203 diretto ad Echmiadzin e scendiamo alla Cattedrale di Zvartnots. La splendida struttura risale niente meno che al 643 (no, non 1643, proprio 643!) ed è stata costruita sul luogo in cui si suppone si sia tenuto 350 anni prima un incontro tra il Re Tridate III e San Gregorio l’Illuminatore, il fondatore della Chiesa Cristiana Armena, la più antica al mondo.
Ad Echmiadzin si trova l’organo di governo della Chiesa Apostolica dell’Armenia, dove ha sede il “Catholicos“, ossia il capo della stessa. La struttura principale è la Cattedrale Madre di Santa Echmiadzin, inestimabile patrimonio UNESCO costruito da San Gregorio nel 301–303 e perciò considerata una tra le cattedrali più antiche al mondo. Nel complesso si trovano anche stutture più moderne come il Battistero dei Santi Vartan e Hovhannes e la Chiesa dei SS Arcangeli oltre a cimitero medievale e storici monumenti come i Khachkars.




Nelle vicinanze si trova la chiesa storica di San Gayane, costruita nel 630 e mantenente ancora le sua caratteristiche originarie nonostante i lavori di recupero.
E´ proprio qui vicino che ci avventuriamo per il pranzo, nella dimora di una simpatica signora che, una volta compreso tramite google translate cosa volevamo mangiare (più che altro cosa non volevamo), parte e raccoglie dall’orto verdure di ogni tipo e con davvero pochi euro siamo pieni fino all’orlo. Non saprei indicarvi il luogo, era senza nome, con solo un piccolo cartello sulla Araratyan Street.

Nonostante il fresco, ci abbarbichiamo intrepidз sul monte Aragats dove a oltre 2300 metri si trovano i resti della Fortezza di Amberd e la vicina chiesa di Vahramashen. Amberd in armeno vuol dire “tra le nuvole”, così viene descritto questo luogo e noi non possiamo che esserne d’accordo. Poco al di sotto si trova la chiesa del 1026 ancora completamente intatta.
Perfect Tips: venite attrezzati con le giuste scarpe e vestiario, non c’è molto da camminare, ma potrebbe essere innevato praticamente sempre tranne in estate.

Sulla strada del ritorno ci fermiamo a Saghmosavan e Ohanavan, dove due chiese del XIII secolo appena spolverate di neve, sono situate in cima a una gola precipitosa scavata dal fiume Kasagh.



La giornata è stata intensa indi per cui è giunta l’ora di rimpinzarci a Yerevan dove il dito è caduto sul Dari Pandok. Consigliatissimo.
Totale precedente | 56,15€ |
Bus Yerevan – Echiadzin | 0,45€ |
Pranzo locale losco | 4€ |
Taxi Echiadzin – Amberd – Ohanavan | 4,5€ |
Taxi Ohanavan – Yerevan | 2€ |
Cena a Dari Pandok | 9€ |
Totale giorni 1 – 2 | 76,1€ |
Giorno 3: Yerevan – Kvor Virap
(Tempo di viaggio 1h 10, 87 km)
Dopo due giornate a tutto gas oggi decidiamo di “slow down” e ci prefissiamo una sola meta: il monastero di Khor Virap.
Perfect Tips: trovate un taxista che sia disposto a portarvi a Kvor Virap e poi a riportarvi indietro. Noi abbiamo fatto così, finendo per pagare pochi euro.
Il monastero di Khor Virap si trova solo a pochi metri dal confine con la Turchia ed è un noto luogo di pellegrinaggio. La storia narra che qui San Gregorio venne imprigionato per 14 anni dal Re Tiridate III di Armenia per poi diventare il suo mentore religioso e guidarlo all’attività di proselitismo nel paese. Nonostante le varie ristrutturazioni, le cripte dove San Gregorio fu prigioniero risalgono ancora al IV secolo. Il monastero ha come sfondo il Monte Ararat che con i suoi 5.137 metri e la sua calotta perennemente ghiacciata offre uno degli sfondi simbolo dell’Armenia.
In serata ceniamo da Mer Taghe, un ristorantino Armeno alla buona e ci spostiamo poi da Eden Pub con la voglia di un drink. Fatevi attirare dall’Armenia per la gola: premete il bottone qui sotto e scoprite cosa mangiare nella capitale!
Totale precedente | 76,1€ |
Taxi Yerevan – Khor Virap A/R | 6€ |
Cena & Drink | 12€ |
Totale giorni 1 – 4 | 94,1€ |
Giorno 4: Yerevan – Garni – Geghard
(Tempo di viaggio 1h 30, 72 km)
Anche oggi sarà una giornata tranquilla, per i nostri ritmi. Da Chess House prendiamo il bus 63 e cambiamo poi con marshrutka 266 per Garni.
Il Tempio di Garni è l’unico complesso di tipo greco-romano esistente sia in Armenia che in tutta l’ex Unione Sovietica. Si tratta di una tomba sfuggita alla distruzione dei siti pagani da parte dei mongoli e dai romani, testimone dell’Armenia pre-cristiana risante al I secolo. Il tempio è situato a strapiombo sulla profondissima gola del fiume Azat e offre un panorama mozzaffiato, imbiancato al nostro arrivo dalla prima neve dell’anno.


Un signore dalla pittoresca auto anni 60 si offre per portarci avanti e indietro fino al Monastero di Geghard. Prima della visita pranziamo con un trancio di Gata, la torta di pane dolce tradizionale armena.
Il monastero, anch’esso patrimonio UNESCO, è parzialmente scavato nella montagna ed è stato costruito sempre da San Gregorio nel IV secolo nel sito di una fonte sacra. Il nome originale era Ayrivank “monastero della caverna” e venne modificato successivamente in “monastero della lancia” credendo che la lancia che aveva ferito Gesù alla Crocifissione fosse stata portata in Armenia da Giuda.



Il taxista ci accompagna a Goght dove la 266 riparte verso Yerevan. Giriamo per qualche negozio vicino alla Cattedrale di San Gregorio per poi cenare all’Hemingway Pub. Il luogo è un pò hipster tra cocktail artigianali, poster, vinili e una pletora di libri.
Totale precedente | 94,1€ |
Marshrutka Yerevan – Garni A/R | 2€ |
Taxi Garni – Ghegard | 4€ |
Pranzo | 0,25€ |
Cena Hemingway Pub | 7€ |
Totale giorni 1 – 4 | 107,35€ |
Giorno 5: Yerevan – Noratus – Sevan
(Tempo di viaggio 2h 40, 180 km)
Di prima mattina raggiungiamo Sevan con la marshrutka 317 (e con meno di un euro). Da qui percorriamo la spettacolare strada che costeggia il lago incastonato a 2.000 metri tra le montagne. Queste zone diventano in estate un fresco luogo di villeggiatura dove moltз localз si rifugiano scappando dalla calura di Yerevan.
In taxi arriviamo a Noratus, dove si trova il più grande cimitero sopravvissuto con Khachkars al mondo dopo la distruzione, per conto dell’Azerbaijan, del cimitero della città antica di Julfa nella Repubblica Autonoma di Nakhchivan. La neve rende ancora più magico questo luogo in cui è impossibile camminare senza sentire una sorta di energia che ti avvolge. Poco prima si trova il Monastero Hayravank che poggiato su una roccia a promontorio sul lago Sevan guarda l’orizzonte silente dal IX secolo.





A Sevan venne costruito nel IX secolo il Monastero Sevanavank destinato per lo più ai monaci di Echmiadzin che avevano peccato. I molti Khachkars armeni medievali con il lago Sevan come sfondo rendono questo luogo uno dei simboli dell’Armenia nel mondo.
Per tornare a Yerevan ci affidiamo sempre alla 317 e affamatз ci dirigiamo subito al locale prescelto per la serata, il Dargett Craft Beer– Qui riusciamo a cenare veg tra contorni di verdura grigliata e pizza marinara accompagnata da assaggi di birre.
Totale precedente | 107,35€ |
Marshrutka 317 Sevan-Yerevan A/R | 1,90€ |
Pranzo al panificio a Sevan | 1€ |
Taxi Yandex Sevan Noratus A/R | 5€ |
Pranzo al sacco per domani | 1,5€ |
Dargett Craft Beer | 12€ |
Totale giorni 1-5 | 128,75€ |
Giorno 6: Yerevan – Alaverdi – Haghpat – Tbilisi
(Tempo di viaggio 4h40, 230 km)
Devo dirlo, sarebbe convenuto dormire a Sevan per andare poi a Dilijan e Alaverdi sulla strada per Tbilisi, ma con i mezzi pubblici è tutto molto complicato e dobbiamo partire sempre da Yerevan.
Prendiamo quindi una marshrutka per Alaverdi e attraversiamo la profonda valle del fiume Debed. Non preoccupatevi, non siete finitз nel nulla, infatti il centro di Alaverdi è proprio sopra di voi! Come arrivarci? Bhe, se volete essere investiti ma tentare una sportiva scalata buon per voi, altrimenti o il taxi o il bus 3 dal colore giallone sovietico.
Il Monastero di Sanahin, tradotto in “questo è più vecchio di quello“, ci ricorda chi è “il più vecchio” in confronto a quello di Haghpat, dall’altra parte del crepaccio. Le parti più interessanti sono la grande biblioteca aggiunta nel 1063 e le sale arcate, qui scatteranno senz’altro le vostre macchine fotografiche.


Per arrivare ad Haghpat conviene quasi il taxi vista la breve distanza, altrimenti c’è il bus 63. Il monastero è insieme a quello di Sanahin sito UNESCO ed è costruito lungo un pendio, nascosto tra le foreste, a suggerire quasi l’idea di ritiro. La più grande chiesa del complesso è la Cattedrale di Surb Nishan che fu iniziata nel 976. Sul sito si trovano anche la piccola chiesa Surb Grigor del 1005, un campanile indipendente, la cappella di Surb Astvatsatsin, uno scriptorium e alcuni splendidi Khachkar.

Ritornare a Tbilisi è un pò una scommessa! Sappiamo che Alaverdi è di strada per le marshrutki tra le due capitali, tuttavia non siamo riuscitз a carpire info sicure su come partire direttamente da qui. Ma in Armenia come in Georgia basta avere l’aria da turistз per non dover aspettare molto affinché qualcunə ti venga in soccorso. Veniamo infatti ben presto accompagnati a un minivan diretto a Tbilisi dove ci viene chiesto lo stesso prezzo dell’intero tragitto, tentiamo la contrattazione ma non ce la sentiamo di sfidare la fortuna.
Totale precedente | 128,75€ |
Marshrutka Yerevan – Alaverdi | 3€ |
Bus 3 Alaverdi | 0,2€ |
Taxi Alaverdi – Haghpat A/R | 3,5€ |
Minivan Alaverdi – Tbilisi | 7€ |
Totale complessivo | 142,45€ |
Ci è piaciuto adattarci: abbiamo preso la forma che l’Armenia ha voluto da noi. Sia sui ghiacci del monte Aragats che nel moderno memoriale del genocidio armeno a Yerevan, l’Armenia ci ha confermato essere una meta estremamente sottovalutata. Insomma ora sta a voi a svoltarne la reputazione!
ciao , ma tu il biglietto l hai comprato on line o li sul posto?
Salve, vorrei sapere se questi taxi di cui avete indicato anche il costo(bassissimo!) li avete prenotati con l’applicazione o li avete trovati /contrattati via via sui luoghi. andrò in Armenia fra pochi giorni e per le visite sono indecisa se affidarmi a dei tour organizzati o prendere appunto taxi e marshrutka… grazie
Salve!
il blog è molto esaustivo, grazie mille!
Non capisco come vi siete spostati da Echmiadzin a Amberd a Ohanavan senza auto. Che mezzi avete usato?
Sempre con lo stesso taxi, prima della partenza ci siamo accordati a fare alcuni stop e il taxista aspetta che tu finisca la tua visita e ti porta alla prossima tappa.