Jerash: alla scoperta della Pompei d’Oriente

Jerash è la culla della cultura della Giordania, una storia che ha radici nell’Impero Romano, ecco spiegato il suo soprannome. Esplora uno dei siti archeologici meglio conservati del medio oriente.

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A meno di un’ora di auto da Amman si trova l’antica città di Jerash, dopo Petra, il sito turistico più visitato della Giordania. Jerash è infatti una delle città più antiche di tutto il medioriente, famosa ancora oggi per le sue rovine romane ben conservate in un parco archeologico di notevoli dimensioni custodito nel cuore della città.

Con queste premesse non potevamo perderci una visita alla “Pompei d’Oriente” e l’abbiamo inserita subito come prima tappa dopo il ritiro dell’auto ad Amman durante il nostro tour invernale in Giordania. Ecco quindi come abbiamo speso la nostra giornata a Jerash in Giordania!

Qualcosa sulla città

Jerash, conosciuta anche con l’antico nome di Gerasa, è una città piuttosto grande a soli 50 km dalla capitale Amman. La città ha una storia antica che risale all’epoca romana e ha visto il passaggio di diverse civiltà nel corso dei secoli. Durante l’epoca romana infatti, Jerash era una città prospera, faceva parte della Decapoli, un gruppo di città greco-romane nella regione dell’attuale Giordania che comprendeva anche Umm Qays, Amman e Damasco.

La città è stata abbandonata dopo il VII secolo a causa delle invasioni musulmane e non è stata abitata per molti secoli, destino comune con Madaba, un’altra città in Giordania che abbiamo visitato dopo Jerash. Nel XIX secolo, gli archeologi iniziarono a studiare la città e a scavare tra le sue rovine. Ne uscirono fuori delle rovine romane ben conservate, tra cui un grande teatro romano, un ippodromo, un tempio di Artemide e un foro romano. La città è stata dichiarata ovviamente Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1981.

Cosa visitare a Jerash

Dopo il nostro viaggio in Armenia, eravamo in qualche modo già consapevoli di quanto la civiltà romana abbia avuto un impatto enorme sulla storia e l’architettura di parte del medio oriente. Rimane sempre inaspettato soprattutto quando passando per la città di notte, l’unica cosa ben definibile sotto un diluvio sono le moschee ben illuminate. Al nostro risveglio il mattino dopo, le nuvole sorvolano veloci la città e mentre l’acqua scorre tumultuosa nel Wadi Jerash, entriamo nelle rovine nel cuore della città.

Il Parco Archeologico di Jerash è costituito da una vasta collezione di archi, colonne, templi, bagni, teatri ed imponenti strade colonnate e piazze. Già da google maps si capiva che si trattava di un sito molto grande, la visita potrebbe impegnarvi anche mezza giornata. Onestamente tutto dipende da quanto vi lasciate rapire dalla magnifica architettura! 

Una volta superato l’ingresso composto sostanzialmente da un mini souk per turisti, la prima cosa che si pone dinanzi a noi all’entrata è l’Arco di Adriano, decisamente impressionante. L’arco, tutto intricato di dettagli, era il punto di ingresso all’antica città di Jerash ed è una meravigliosa anteprima di ciò che verrà dopo.

Ippodromo è una delle strutture più grandi del sito e si trova appena dopo l’arco, ai tempi poteva ospitare fino a circa 15.000 persone. Da qui, in pochi minuti, siamo arrivati ​​alla Piazza Ovale, uno dei luoghi più fotografati di Jerash ed è facile capire perché. Si tratta di una piazza monumentale, circondata di colonne che introduce la Cardo Maximus, la via principale della città, anch’essa fiancheggiata da colonne. Siamo saliti al Tempio di Zeus che si affaccia proprio sulla piazza. Sebbene il tempio sia stato distrutto e ora possiamo solo immaginare la sua antica grandezza, la vista da qui ne vale la pena. La tappa successiva è stato il bellissimo Teatro Sud, una struttura semicircolare ancora perfettamente integra progettata per fare eco, in modo che tuttз nel teatro potessero sentire tutto.

Nella parte più a nord del parco si trovano la Chiesa di Pietro e Paolo, San Teodoro, San Genesio e Tre Chiese e si raggiunge il Tempio di Artemide. Il tempio è apprezzato per le sue alte colonne corinzie: se ne trovano ancora 11 delle 12 originali. Il Teatro Nord è un po’ più piccolo di quello sud, ma rende chiaro quanto la cultura fosse importante per il popolo romano. Diamo un occhiata alla Porta Nord prima di tornare indietro lungo la Cardo Maximus. Questa strada lascia a bocca aperta per la sua architettura ricercata e offre mille scorci fotografici. La Cattedrale con la magnifica scalinata e il Nymphaeum e le sue curate incisioni sono stati probabilmente i miei due punti preferiti. Prenditevi il ​​vostro tempo ed esplorate le rovine romane di Jerash con il vostro ritmo.

Perfect Tips: il sito del biglietto d’ingresso per il sito è di 12 JD a persona, incluso nel Jordan Pass. Orari di apertura in inverno 8:00 – 16:00, in estate 8:00 – 20:00 e durante il Ramadan 9:30 – 17:30.

Dove mangiare

Ya Hala è un opzione citata in molti blog di viaggio, probabilmente perchè si trova proprio vicino alle rovine. Questo ristorante arabo tradizionale è famoso a livello locale per il suo servizio eccellente e il personale deliziosamente cordiale. Poco distante consigliamo anche Abu Ahmed un ristorante a conduzione familiare, altrettanto amichevole.

Sawani al-Bayt è un ristorante tradizionale mediorientale è un luogo minimale e semplice in cui assaggiare la cucina giordana senza fronzoli, autentica e gustosa.

Prima di scappare verso la nostra prossima destinazione non abbiamo potuto non fermarci dal golosissimo Green Saloon Sweets, un locale dedicato esclusivamente a caramelle, dolci e dessert di origine araba, dove abbiamo fatto il pieno in caso di repentini attacchi di fame durante il viaggio.

Raggiungere Jerash

Se in Giordania non possedete un auto, è comunque possibile arrivare a Jerash da Amman, ma c’è anche un servizio dalla città settentrionale di Irbid e da Ajloun. I bus per Jerash partono dalla stazione Amman Tabarbour. L’unico piccolo inconveniente è che l’autobus parte quando è pieno, quindi meglio arrivare la mattina presto se non volete aspettare secoli. Il viaggio dura meno di un’ora e non dovreste pagare più di 2 JD a tratta. A Jerash, l’autobus si ferma a pochi passi dalle rovine.

Jerash ed oltre

Una volta conclusa la visita a Jerash abbiamo deciso di proseguire il nostro tour in Giordania e spostarci sulle montagne sino al villaggio di Ajloun. Qui le cose principali da fare sono essenzialmente due: visitare il castello ed esplorare la riserva foresta. Il Castello di Ajloun, propriamente detta Fortezza di Qal’at ar-Rabad, risale al XII secolo e si trova su una collina e offre una vista spettacolare sulla città. È anche un ottimo esempio di architettura militare islamica ed è stato costruito per proteggere la città dalle invasioni dei Crociati.

La Riserva Forestale di Ajloun è un’area boschiva ricca vegetazione, cosa insolita per la Giordania, che è ricoperta di foresta solo per 1% del suo territorio. Vi trovate a tutti gli effetti in un luogo unico nel suo genere mentre passeggiate tra le querce sempreverdi, pini, carrubi e i pistacchi selvatici. Nell’ottobre 2018, la Riserva Naturale di Ajloun si è aggiudicata un posto tra le 100 migliori destinazioni sostenibili sulla mappa del turismo globale.

L’area intorno a Ajloun si trova circa a 1.000 di altitudine, per questo potrebbe essere un ottima destinazione in estate se state perdendo la testa nel caldo desertico, ma anche un insidia non prevista se siete partitз fuori stagione ed avete sottovalutato l’inverno giordano. Per altro in inverno in questa regione piove abbondantemente e la neve non è evento raro, partite preparatз quindi, mi raccomando!

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