Ronda e il ponte più famoso di Spagna

Passeggiare tra il borgo iconico di Ronda? Ecco la nostra giornata passo dopo passo.

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Ronda è nota internazionalmente per il monumentale ponte in pietra chiamato Puente Nuevo che si inarca su El Tajo, una gola profonda circa cento metri. La cittadina si sviluppa proprio intorno all’iconico ponte che separa il centro storico di Ronda (La Ciudad) dal quartiere più giovane di El Mercadillo. Le sue tipiche case bianche, alcune costruite proprio sul precipizio, fanno constrasto con una zona sorprendentemente verde dell’Andalusia. Scopriamo cosa vedere a Ronda, probabilmente il più famoso tra i Pueblos Blancos andalusi di cui vi abbiamo parlato qui.

Quando visitare Ronda?

Ronda è il più famoso dei villaggi bianchi dell’Andalusia. Probabilmente potrete già indovinare cosa starò per dire: meglio la bassa stagione. Noi ci siamo capitati in primavera (alta stagione) proprio durante la Semana Santa, di cui ci eravamo completamente dimenticatз. Tuttavia online ho sempre letto commenti di ogni tipo, da “folle di persone” a “non così male“.

La nostra conclusione: decisamente affollata ma non invivibile. Nonostante il periodo, la città era viva ma lungo il ponte si poteva comunque camminare liberamente. Io personalmente eviterei solo l’estate per la calura eccessiva.

Cosa vedere a Ronda a piedi.

Lasciamo la macchina nella vicinanze della stazione. Ci imbuchiamo a piedi lungo Carrera Espinel, la principale via dello shopping di Ronda, ma siamo costretti a deviare. Infatti, l’ennesima manifestazione relativa alla Semana Santa stava tenendo luogo. Ci fermiamo un pò a osservare, affascinatз soprattutto dai costumi tipici, prima di proseguire.

Se ci tenete proprio a visitare un’arena in Spagna, ora è un buon momento. L’Arena di Ronda è una delle più belle e antiche della Spagna. Dall’esterno, l’arena è poco appariscente e semplice ma diventa davvero impressionante all’interno. Per inciso, nell’arena si tengono ancora le corride, ma fortunatamente solo raramente, in particolare durante il Festival de Pedro Romero a settembre.

Arriviamo al Parque Alameda del Tajo. Da quì si ha un’ottima vista del bellissimo paesaggio intorno a Ronda. Attrattз dalla gente, passerete alcuni punti panoramici a sud. Uno dei più noti è il Mirador de Ronda, dove si trova un padiglione. Tuttavia, il ponte da qui non si può vedere. Continuate oltre la terrazza della Caffetteria del Parador, da dove avrete una splendida vista sul Puente Nuevo e sulla gola di El Tajo.

Nonostnate il ponte si trovi proprio dinanzi a noi, non ci lasciamo tentare e ci spostiamo ai Jardines de Cuenca. Questi giardini terrazzati sono particolarmente degni di essere visti quando sono in fiore. Ma ciò che è particolarmente spettacolare è la vista verso Puente Nuevo, questa volta dall’altra parte. Ci sono molte meno persone nei Jardines de Cuenca che nella zona intorno al ponte.

I giardini ci portano all’ingresso inferiore della città magistralmente presentato dal Puente Viejo e le sue mura medievali. Dal ponte si vede già la prossima meta sulla sinistra: i Baños Árabes. Gli storici bagni arabi di Ronda sono tra i meglio conservati in Spagna e risalgono al XIII secolo. L’ingresso costa 3,50 €.

Prima di inoltrarci nella città vecchia, che ci vogliamo tenere per ultima, cerchiamo le scalinate per il Mirador Puente Nuevo. Raggiungiamo quindi, Plaza de María Auxiliadora, da dove un sentiero non segnalato porta al punto panoramico altrettanto non segnalato. Non dovreste trovare difficoltà. Lasciate i passeggini in cima, risparmiate alla gente che vi stà intorno quello che ho dovuto subire io.

Ora possiamo dedicarci al centro storico di Ronda, con le sue strade strette e tortuose e le case bianche.
Uno dei monumenti più importanti del centro storico è la Chiesa di Santa María la Mayor. La chiesa si trova nell’imperdibile Plaza Duquesa de Parcent, una bellissima piazza che ospita anche il municipio.

Dopo averci girato intorno ammirandolo tutto il pomeriggio, ora è arrivato il momento clou di attraversare il famoso ponte. Dalle sponde vedrete il rivolo profondo un centinaio di metri nella gola El Tajo. Una volta attraversato il ponte, torniamo verso la macchina e proseguiamo il nostro tour de los Pueblos Blancos.

I dintorni di Ronda

Ronda si trova proprio in una conca tra la Sierra de Grazalema ad ovest e la Sierra de las Nieves ad est. Questo significa che i suoi dintorni valgono un esplorazione. Per quanto riguarda la Sierra de Grazalema, in realtà ve ne abbiamo già parlato nella Route de los Pueblos Blancos, trovate tutto qua. Vi lasciamo comunque un extra.

Spostatevi al villaggio, apparentemente insignificante, di El Colmenar; qui il fiume Guadiaro forma l’impenentrabile Canyon di Buitreras. Si tratta di una gola con pareti verticali di oltre 100 metri che si innalzano dal letto del fiume, una vera e propria crepa nel terreno che funge da confine del Parque Natural Los Alcornocales. Il tragitto del fiume è in sè interessante. Appena a 15 minuti da Ronda, esplora la Cueva del Gato, famosa per un complesso geomorfologico che ospita notevoli pitture rupestri e una delle più grandi colonie sedentarie di pipistrelli delle caverne in Andalusia. Tra l´altro, il fiume forma qui una bellizzima pozza azzurra perfetta per un bagno.

Sulla Sierra de las Nieves invece vi consigliamo la tranquilla passeggiata alla Cascada Malillo se volete fare un bagno, altrimenti proseguite lungo la A-397 da Ronda e svoltate per la remota Area Recreativa Quejigales, nel cuore del parco nazionale. Da qui partono un sacco di percorsi di trekking verso il Cerro Alto e il Cerro de Alcazaba. Per il Torrecilla, il picco piü alto della Sierra (1919 mslm), ci si mette tra le 5 e 6 ore di cammino, il percorso non è particolarmente ripido ma richiede decisamente allenamento. Per scoprirli tutti controllate il sito ufficiale della Sierra de las Nieves.

Noi da Ronda abbiamo proseguito poi verso Setenil de las Botegas, il prossimo “pueblo blanco“, di cui vi lascio tutto qui sotto.

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