La Scozia è un mondo a parte dall’Inghilterra di Londra. Qui tutto è diverso: il clima, il paesaggio, la fauna, la politica, la religione e persino la lingua. Il gaelico si è purtroppo andato quasi del tutto a perdere con la presa di potere dell’inglese, ma ne è nato un “dialetto“, se così si può chiamare, del tutto irriverente e affascinante. Lo scozzese, con le R rollate come in italiano, il forte accento e le sue influenze gaeliche che hanno portato all’utilizzo di parole completamente differenti in alcuni casi, affascina e stupisce. Ci si sbaglia a pensare che ci sia solo una forma di scozzese, infatti, con oltre 5 milioni di persone, si ha una gamma di accenti e dialetti regionali molto ampia. Un viaggio nella cosmopolita Edimburgo, tuttavia, ci presenta alcuni dei modi di dire più grandi e popolari. Ho raccolto per voi solo alcune delle parole e dei detti scozzesi più consumati che sentirete nella capitale. Affinate le orecchie!
Aye: significa sì, lo si impara al primo telefilm scozzese. Al contrario, “aye, right” è usato quando si esprimono sentimenti di incredulità.
Banter: possono essere conversazioni entusiasmanti, battute argute o spiritose. Tutto sommato, solo buone chiacchiere.
Blether: ritrovarsi a spettegolare starebbe a significare “avere un blether“. Meglio farlo davanti a una tazza di tè o a un bicchierino di whisky.
Braw: è un classico tra i modi di dire di Edimburgo. Nel fumetto iconico “Oor Wullie“, il personaggio titolare lo usa spesso per descrivere tutte le cose belle, brillanti e fantastiche. Qualcunə potrebbe fare “battute braw“, o la vista dalla vostra camera d’albergo potrebbe essere braw.
Chancer: è una persona che con coraggio “rischia la fortuna” assumendosi dei rischi e chiedendo richieste irragionevoli. Quella persona che continua a chiedere di scroccare una sigaretta ma non le compra mai? Chancer.
Chore: sostanzialmente rubare.
Chum: è unə amicə o unə conoscente intimə. Per lз scozzesi significa anche accompagnare qualcunə da qualche parte.
Dinnae: anche questo è basic, io l’ho appreso in Outlander. Dinnae non è nient’altro che “Don’t“. Non farlo. Come in: “Dinnae dimentica di mettere in valigia l’ombrello se vuoi venire qui“.
Dreich: non è una bugia che la Scozia abbia la sua buona parte di tempo cupo. Per i giorni grigi e tetri, dreich è una descrizione giusta.
Fae: from. Si può essere fae Edimburgo, fae Glasgow, fae Aberdeen, fae ovunque, davvero.
Fizzy Juice: soda, bibita analcolica o acqua zuccherata. Lз scozzesi vi direbbero che non c’è succo frizzante migliore di una lattina di Irn-Bru.
Get tae: si usa per dire a qualcunə di andarsene a fare in… (a volte seguita dalla parola con la F in circostanze particolarmente calde). A pensarci somiglia a “get the fuck out“.
Haud yer wheesht: si dice a qualcunə che deve stare zittə. Visto mille volte stampato su spille nei negozi di souvenirs.
Ken: to know. Come in: “Dinnae ken Moira fae doon the road?”, “Don’t you know Moira from down the road?”.
Laddie/Lassie: ragazzo e ragazza, di solito di giovane età. Spesso detto con affetto.
Messages: nient’altro che un supermercato o drogheria. Non c’entra niente con le poste o con i messaggi.
Mony a mickle maks a muckle: tra i modi di dire questo vecchio proverbio offre un’accorta consulenza commerciale a Edimburgo, affermando che piccole somme di denaro, se correttamente investite, alla fine crescono fino a raggiungere somme considerevoli. È anche divertente da dire ad alta voce.
Peely-wally: pallidə e malaticciə. Si usa anche per stuzzicare le persone che non si abbronzano.
Pie: ignorare completamente qualcunə di proposito.
Pure Barry: assolutamente meraviglioso e fantastico. Braw 2.0.
Radge: qualcunə che è sconclusionatə o aggressivə. Con “that’s well radge” si intende una situazione di follia o di ingiustizia.
Rank: disgustoso e vile. Da non confondere con le Taxi ranks, dove la gente fa la fila per tornare a casa.
Scran: nient’altro che cibo o piatto. Il classico scran scozzese comprende il cullen skink, il mince and tatties, e il sempre popolare haggis.
Shan: significa ingiusto. Per esempio, se qualcunə dovesse tagliare la coda, avete il diritto di descrivere l’ingiustizia con “a well shan“.
Skedaddle aff: è sostanzialmente un modo impronunciabile per dire “leave me alone“.
Skite: uscire e avere uno skite significa fare una serata (di solito a base di alcool). Alcune delle più leggendarie skite si svolgono nei fiorenti bar, pub e club di Edimburgo.
Steaming: molto, molto ubriacə. Sinonimo: reeking.
Tidy: l’ultimo sigillo di approvazione, che esprime il proprio apprezzamento per qualcosa.
Wur tearin’ the tartan: essere coinvolti in una conversazione avvincente. In altre parole, “have a old right blether”.
Yer heid’s full o’ mince: non è l’ideale avere una testa piena di macinato, a Edimburgo implica che le parole che escono dalla bocca di una persona sono, francamente, assurde.
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