Norvegia: il processo alle streghe di Vardø

La Norvegia ha visto uno dei più grandi processi alle streghe di tutti i temp. Scopri dove.

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Il memoriale delle streghe a Vardø ci riporta a un periodo raccapricciante della storia della Norvegia (e di tutto il mondo) e nei recessi più oscuri della mente umana. Qualsiasi aspirante wiccan, vestitə Urban Outfit, può perdere la testa a Salem nel Massachusetts, dove hanno tenuto il processo più famoso al mondo. 300 anni dopo, Salem ha trasformato la persecuzione in profitto con quasi 20 negozi legati alle streghe, dalle farmacie wiccan a magliette e gelati. Benvenutə nel lato oscuro, sarà debito o credito?

Vardø, un piccolo villaggio dell’estremo nord-est della Norvegia, condivide la storia delle streghe di Salem, ma a differenza di Salem, non è commerciale. Qui avvennero più di 140 processi, 91 dei quali terminarono con la morte. Se pensiamo all’area scarsamente popolata si tratta del più grande processo alle streghe in Scandinavia. Cerchiamo di scoprire insieme come accadde!

Come iniziò la caccia alle streghe.

Tutto iniziò banalmente da un’improvvisa tempesta nel 1617. Essa colpì proprio mentre quasi tutti gli uomini erano impegnati in mare e fece affondare più di 40 barche. Alcunз iniziarono a suggerire che si trattasse in qualche modo di forze ultraterrene.

La Norvegia aveva poco controllo sulle zone remote del nord, qui erano le autorità locali ad avere più potere. Molti di questi funzionari, provenivano spesso da Scozia, Germania e Danimarca, paesi con una storia di processi alle streghe molto profonda. E’ probabile che questi “personaggi” abbiamo rafforzato il credo cattolico che sosteneva che “il male veniva dal Nord“. In tedesco si dice “aus Nordkalotten” ossia la casa del popolo Sami, popolo che non era cristiano e per questo incolpato per primo di stregoneria.

Le streghe confessano.

Nell’inverno del 1621 si svolse un processo alle streghe presso la fortezza di Vardøhus. Mari Jørgensdatter è stata interrogata sotto tortura ammettendo di aver ricevuto, insieme all’amica Kristi, una visita da Satana nella notte di Natale. Kirsti, anch’essa sotto sfinente tortura, ha ammesso che Mari sarebbe venuta con lei a una festa di Natale sul monte Lydhorn, fuori dalla città di Bergen, a più di 1600 km di distanza. Secondo la stessa lo avrebbero raggiunto volando accompagnate da alcuni uomini Sami. Al tempo alle donne norvegesi divenne impossibile frequentare uomini Sami visto che in essi veniva riconosciuto il diavolo. Un’altra donna, Else Knutsdatter, sempre sotto minaccia di morte e violenze, confermò che nel Natale del 1617 le streghe avevano legato tre volte una corda da pesca per far accadere la grande tempesta. 

Sembra quasi superfluo sottolineare come le confessioni siano frutto della disperazione e della flebile speranza di rimanere così in vita. Se c’erano dubbi sulla colpevolezza, direi molto empiricamente, la sospettata veniva gettata in mare. Se galleggiava, era una strega. Il test dell’acqua è stato utilizzato in circa un terzo delle prove tenutesi nel Finnmark.

Circa 150 persone morirono giustiziate per stregoneria nella Norvegia settentrionale tra il 1621 e il 1663. Di queste, tutti gli uomini erano Sami e la maggior parte delle donne erano norvegesi.

I ricordi di oggi.

Tornando ai giorni nostri, se si visita Vardø, i memoriali delle streghe della città sono, oltre al paesaggio, tutto quello che la piccola Vardø ha da offrire. Si trovano sulla spoglia costa dell’isola: una strutta è nera e lucente mentre l’altra bianca ricorda quasi lo scheletro di un qualche grosso animale. Quella nera, chiamata “The Damned, the Possessed and the Beloved”, è dell’artista Louise Bourgeois e contiene una fiamma perpetua che proietta la luce attraverso una sedia d’acciaio. La fiamma è riflessa da sette specchi circolari, come giudici che circondano l’imputatə. L’edificio bianco affianco è costituito da una lunga struttura costituita da un’impalcatura di pino. Tra i pali di sostegno c’è sospeso un corridoio nero lungo 125 metri, illuminato da 91 piccole finestre, ognuna con una targhetta, una per ciascuna delle vittime identificate.

Come arrivare a Vardø.

Arrivare fino al tetto della Norvegia è più semplice del previsto. Da Oslo e Trømsø ci sono dei voli diretti verso Kirkenes, l’aereoporto è infatti servito dalle compagnie Widerøe, Norwegian e SAS.. Da qui si arriva a Vardø in circa 3h e 30 di auto, ma ci sono anche alcune compagnie che mettono a disposizione bus come la Boreal e la nave da crociera Hurtigruten che serve due volte al giorno la tratta Vardø-Kirkenes.

E voi conoscevate questa storia? Visitereste la punta nord della Norvegia per scoprire i ricordare le cosidette streghe che hanno pagato con la loro vita la follia che ha divulgato nel mondo secoli fa?

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