Madaba: cosa vedere nella culla dei mosaici

Madaba ha il ruolo particolare di custode del tempo della Giordania. L’antica culla cristiana ha conservato per più di mille anni preziosi mosaici sotto terra. Oggi, sono tutti da scoprire.

Dopo Jerash anche il nostro arrivo a Madaba è stato corollato da un diluvio universale. Fiumi di fango si riversavano sulle strade mentre noi nel pomeriggio tardo cercavamo il nostro alloggio. Questa è la situazione in cui ci accoglie Madaba, un antico insediamento che risale all’età del bronzo, il cui percorso è stato tracciato lungo tutto l’Antico Testamento. Madaba è ricca di cose da vedere per lз appassionatз di storia e di architettura, ma se cercate una scusa più pratica per avventurarvi nella città dei mosaici, sarete lietз di sapere che Madaba rappresenta un’ottima base alternativa e più economica alla capitale Amman, soprattutto per chi noleggia un’auto. È molto meno congestionato, molto più compatto e più facile da guidare (non da poco se è il vostro primo giorno al volante in Giordania, fidatevi).

Madaba è così, difficile da comprendere, forse non per tuttз. Ma dopotutto come concepire il significato di una città le cui radici affondano a tremila anni prima di Cristo? In questa guida copriamo le nostre cose preferite da vedere Madaba, nonché qualche gita gestibile in giornata. Questa è la nostra guida su cosa vedere a Madaba, la città dei mosaici.

Ripercorrere una storia antica

La moderna Madaba continua una tradizione urbana che risale ad almeno 4.500 anni fa. I resti dell’antico insediamento, sono rappresentati in particolare dalle chiese e dai pavimenti a mosaico che hanno reso Madaba così famosa. Il primo riferimento a Madaba si trova nella Bibbia (Numeri 21:30) quando venne conquistata dal re amorreo Sihon di Heshbon.

La regione fu incorporata nella provincia romana d’Arabia nel 106 d.C. e prese piede il cristianesimo. Tra il VI e l’VIII secolo furono costruite la chiesa con la famosa mappa a mosaico della Terra Santa, le chiese lungo la strada romana, il Palazzo Bruciato e la Sala di Ippolito. Poi cadde sotto il califfato omayyade a Damasco.

Ironia della sorte, non è la lunga storia di Madaba a sigillarne il significato, è ciò che la storia ha quasi dimenticato; a seguito di un devastante terremoto nell’VIII secolo, per più di mille anni la città di Madaba andò perduta.

Dovettero passare XI secoli prima che nel 1881 un gruppo di cristiani, esiliati ​​da Kerak, si trasferì a Madaba. Quelle famiglie costruirono le loro case direttamente sulle fondamenta di antiche strutture e si imbatterono in un mosaico dopo l’altro. Molti sono stati incorporati come pavimenti nelle nuove case costruite dallз colonз. Nel 1897 la notizia del ritrovamento di una mappa della Terra Santa risalente all’epoca bizantina fece il giro del mondo e l’Europa rafforzò le operazioni di ricerca.

Cosa vedere: gli antichi mosaici di Madaba

Abbiamo deciso di dedicare la nostra mattinata ad esplorare la città dei mosaici a piedi. Madaba infatti, è famosa per i suoi splendidi mosaici bizantini e omayyade che decorano molte delle sue chiese e delle sue case. Tra l’altro Madaba è una delle poche cose da fare in Giordania fattibili con la pioggia, la maggior parte dei mosaici e delle visite sono al chiuso. Dedicheremo il pomeriggio per esplorare i dintorni di questa città antica, il tempo dovrebbe migliorare. Ecco la nostra giornata!

Chiesa di San Giorgio

Raggiungiamo a piedi la chiesa di San Giorgio. Da fuori la chiesa non sembra avere nulla di particolare, eppure un dettaglio non troppo piccolo al suo interno attira in pellegrinaggio gente da tutto il medio oriente. Si tratta della Mappa di Madaba, un affascinante pezzo di arte bizantina considerata la più antica mappa della Terra Santa al mondo. La riscoperta di questa mappa, rimasta sepolta quasi per mille anni, ha portato nuova luce su Madaba. La mappa risale al VI secolo e si trova sul pavimento della Chiesa di San Giorgio. Anche se ora mancano alcune parti, si pensa che il pezzo originale contenesse oltre 2 milioni di singole tessere!

La mappa raffigura l’area geografica compresa tra il Libano e l’Egitto. Potete riconoscere a vista il Mar Morto con due barche da pesca, la città antica di Gerico cinta di palme e Betlemme. Tra più dei 150 villaggi rappresentati, di certo salterà alla vista Gerusalemme, che è decisamente piena di dettagli che potreste riconoscere se ci siete già statз o ne conoscete un po’ la storia.

Cosa vedere a Madaba, la città dei Mosaici. L'antica mappa della Terra Santa, Gerusalemme tra le mura.

Parco Archeologico I

Il Parco Archeologico di Madaba è un’ottima introduzione alla storia e alla cultura della città. Esso ospita una vasta collezione di reperti archeologici provenienti da diverse epoche della storia della città, tra cui mosaici, monete, ceramiche e altri manufatti. I mosaici più belli si trovano nella Sala di Ippolito dove si trova un altro famoso mosaico di Madaba che racconta il mito di Ippolito. Mi è piaciuto vedere tutti i mosaici portati alla luce e fa davvero pensare a cosa è ancora nascosto sotto i nostri piedi. Gli scavi infatti, continuano.

Chiesa dei Martiri e il Palazzo Bruciato

Si trova proprio di fronte al Parco Archeologico ed è a volte segnalato come Parco Archeologico II. Questo museo a cielo aperto conserva ancora l’antica strada colonnata romana che un tempo correva da est a ovest nel centro di Madaba. Tra gli altri tesori son stati ritrovati un palazzo, il complesso della Chiesa de Martiri, altre chiese e cappelle di famiglia e una sala sotterranea, ovviamente tutto decorato di preziosi mosaici. Questi tesori sono stati scoperti solo relativamente di recente, essendo stati nascosti per secoli sotto residenze private.

Fuori stagione abbaimo avuto la guida gratuita, fondamentale in questo caso, trattandosi infatti di resti particolarmente antichi e “conservati” sotto le rovine di un terremoto c’è bisogno davvero di qualche informazioni per rievocare con la fantasia il passato.

Chiesa di San Giovanni Battista

La chiesa cattolica romana di San Giovanni Battista è l’unica cosa da fare a Madaba dove i mosaici non sono coinvolti. Sebbene ci sia un piccolo museo con alcune repliche, il motivo principale per visitare questa chiesa è salire sul campanile fino in cima per una vista meravigliosa su Madaba. La chiesa infatti si trova su una piccola collina panoramica. Di fronte alla chiesa si trovano altri resti, scoperti di recente, in fase di recupero.

Chiesa degli Apostoli

Per il più grande pavimento a mosaico dirigetevi verso la chiesa degli Apostoli. È un po’ distante dal centro, ma ne vale la pena. La chiesa potrebbe sembrare piuttosto semplice, ma dentro è una bellezza. Il mosaico è una dedica ai dodici apostoli e ha molte immagini tra cui animali e altri dettagli interessanti.

Cosa vedere nei dintorni di Madaba

Situata in cima ad una scarpata che porta al Mar Morto, Madaba è una base ideale per numerose gite di un giorno. Sfortunatamente molti dei punti di riferimento nelle vicinanze richiedono il tuo mezzo di trasporto. In caso di emergenze rivolgetevi ad un taxi, combinate con un autista il prezzo per l’intero pomeriggio. Magari trovate qualcunə con cui potete dividere la corsa e risparmiare denaro.

Ma’in Spa e Fortezza di Machaerus 

Noi abbiamo speso il pomeriggio scegliendo questa prima opzione. Raggiungere Ma’in da Madaba in auto è un divertimento. Non ci eravamo ancora inoltrati nella depressione del Mar Morto, quello lo avremmo fatto domani, quindi era tutta una sorpresa. La strada era deserta a Febbraio, ripida serpeggia tra i crinali della montagne che scendono impetuose verso il Mar Morto. Rimane sempre abbastanza larga e, a parte i soliti dossi e qualche capra a cui dovrete fare attenzione, non ci sono particolari rischi.

Situato nel profondo delle colline tra il Mar Morto e Madaba le sorgenti termali di Ma’in si trovano a -293 metri sul livello del mare. La zona è unica per le sue sorgenti termali naturali e le cascate di acqua calda. Oggi, Ma’in Hot Springs (Hammamat Ma’in) è un posto meraviglioso per il benessere e il relax. Si può soggiornare qui, oppure venire solo per le sue acque termali, come abbiamo fatto noi. Il prezzo è un po’ caro. 

Questa zona è interessante anche per fare hiking. Risalendo il Zarqaa Ma’in Canyon potrete raggiungere delle cascate segrete, è meglio se siate un po’ in forma, una volta arrivati alla cascata, il sentiero diventa da arrampicata. Un’altra zona interessante dove fare un po’ di sport è intorno alla Fortezza di Machaerus, visitate lo storico forte e godetevi anche da qui paesaggi mozzafiato.

Poco lontano dalle terme si trova il Dead Sea Panorama Complex, che ospita il Dead Sea Museum. All’inizio pensavo si trattasse di una trappola per i turisti, ma l’ho trovato alla fine istruttivo, scoprendo come mai il Mar Morto si ritira quasi di un metro l’anno. Il complesso, come suggerisce il nome, favorisce di una magnifica vista sul mar morto e la sua valle povera.

Monte Nebo e le Moses’ Springs

L’altra opzione che vi proponiamo è quella di raggiungere il Monte Nebo. La tratta è di soli 9 km, quindi potreste valutarla anche con un taxi. 

Dai suoi 817 metri è possibile avere uno sguardo privilegiato sul Giordano e sul Mar Morto. Non solo fantastici panorami, ma anche tanta storia. Infatti, fu proprio questa la tappa finale del viaggio di Mosè, che guidò il popolo ebraico attraverso il deserto e il Mar Rosso dopo la liberazione dal dominio egiziano (come tutti noi anni ‘90 abbiamo imparato guardando “Il Principe d’Egitto“).

Se il tempo lo permette camminate fino alle Moses’ Springs. Qui si dice che Mosè abbia colpito la terra per dare da bere ai cristiani e l’acqua abbia iniziato a sgorgare. L’acqua sgorga ancora oggi e si trova scenograficamente sotto la spaccatura di una roccia. Il luogo si riconosce facilmente dagli arbusti stranamente folti nei dintorni. Dal crinale sovrastante scende periodicamente una cascata che completa il tutto.

Dove cenare a Madaba

Nella via per raggiungere il Visitor Center si aprono le più disparate opzioni, principalmente di tipo locale. I prezzi sono circa gli stessi ovunque e non è proprio economicissima questa zona, ma quasi tutti i locali servono anche birra e vino locale. Per trovare qualcosa di più economico dovete spostarvi nella zona vicino alla rotonda dove finisce Al-Yarmouk Street, qui trovere qualche raccomandata Steak-House.

Vi segnalo il ristorante “Ayoula” è un perfetto luogo in cui non rischiare, molto turistico e si mantiene nei prezzi di Madaba, qui potrete gustare ottimo cibo locale. Una buona alternativa è infatti il “Hikayet Sitti – Food Basket”. Qui il cibo è fondamentalmente uguale a quello di “Ayoula” e altri ristoranti locali in centro ma è molto meno pretenzioso ed economico. 

Noi ovviamente non abbiamo potuto fare a meno che non provare lo spendido “Kawon once upon a time”, il ristorante e caffetteria, sembra un’antica biblioteca ed il cibo è tutto vegetariano e vegano e proviene dalla zona.

Vi segnalo anche il “Pistachio Caffehouse”, si scritto con una c,  per una colazione prelibata e decisamente europea (però hanno un caffè decente e persino il latte di soia) quindi noi ne abbiamo approfittato.

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